Le sperimentazioni avviate da Nokia diversi mesi fa sui cellulari a energia solare sono terminate e purtroppo non hanno prodotto risultati soddisfacenti. Ad affermare ciò è l’azienda finlandese che su Nokia Conversations annuncia che questa alternativa per il rifornimento di energia per i cellulari è al momento troppo impegnativa e poco praticabile.
I test, come vi avevamo riportato nel mese di giungo in questo articolo, hanno riguardato quattro esemplari di Nokia C1-02 appositamente modificati con un piccolo pannello solare integrato nella parte posteriore, e utilizzati in diverse aree del globo: Kenia, Finlandia, Svezia e al largo del Mar Baltico.
Ebbene, la ricerca ha dimostrato che questa tecnologia è in grado di catturare energia ma non in modo sufficiente, in quanto riuscirebbe solo a tenere il telefono acceso in modalità standby, offrendo un’autonomia molto risicata per le conversazioni. Questo perché il pannello solare applicabile è di piccole dimensioni e l’utilizzo quotidiano del cellulare non ne permette l’esposizione costante ai raggi solari. Le migliori prestazioni, infatti, si sono avute in Kenia, dove il sole è presente quasi sempre ma soprattutto perché il cellulare è stato tenuto fermo per la maggior parte del tempo.
Questa tecnologia, dunque, al momento viene accantonata da Nokia ma non è escluso che in futuro possa essere rispolverata, magari quando i materiali dei pannelli solari saranno più efficienti.
Bè l’hanno accantonata in attesa che si sviluppino pannelli solari migliori che riescano a produrre più energia,in fondo oggi i pannelli solari sfruttano solo il 20%(mi sembra) dei raggi solari,quindi si deve aspettare ancora un bel po’(dovremmo aspettare che finisce il petrolio per avere uno sviluppo serio di energie alternative secondo me).
Comunque questa è una tecnologia che su un cellulare serve solo ad allungare la durata della carica ma ovviamente non potrà mai sostituire totalmente l’uso del caricabatterie.
il 20% quando va bene! stiamo parlando gia di pannelli di ultima generazione! Diciamo che siamo sul 10-15%
Sbagliato. Gli scienziati del National Renewable Energy Lab americano sono riusciti a creare dei pannelli solari con il 100% di efficienza quantica, pannelli in cui tutti i fotoni che entrano creano almeno un elettrone e quindi energia.
L’efficienza quantica in poche parole è la probabilità che un fotone dotato di una certa energia crei un elettrone.
Non solo, grazie al nuovo sistema MEG (Multiple Exciton Generation) un fotone può generare più di un elettrone, andando a recuperare la dispersione termica, arrivando di fatto a picchi di efficienza quantica del 114%.
Forse però è costoso produrli e un telefono con una cover posteriore del genere verrebbe a costare un occhio della testa.
hai frainteso completamente il senso di quell’esperimento: dimenticatelo o iscriviti alla facoltà di fisica 😉
Alla domanda «della radiazione solare che arriva sulla terra, con gli attuali pannelli fotovoltaici, quanta ne riusciamo a convertire?», la risposta esatta purtroppo è quella di Matteo.
“arrivando di fatto a picchi di efficienza quantica del 114%.”
In quanto a fantasie, gesu bambino, babbo natale e la befana non li citiamo?
Grullo, NON esiste qualcosa che abbia una efficenza del 100%, figurati del 114%!
Studiati le leggi della Termodinamica, va…
Ma beata ignoranza….
Infatti lì non c’è scritto “efficenza” ma “efficenza QUANTICA” che è la probabilità che un fotone generi un elettrone come già scritto. Questo non vuol dire che la macchina abbia un’efficienza del 114% ma solo che i fotoni hanno il 114% di possibilità di creare un elettrone.
Potrebbero avere pure un efficienza quantica del 600 % ma alla fine quello che conta è quanti w producono quando sono sottoposti al classico irraggiamento di 1000 w/mq.z attualmente siamo sul 16 % a livello commerciale e qualcosa di più su prodotti sperimentali e aerospaziali.sempre considerando orientamento e temperature ottimali.