Nelle ultime settimane si è molto parlato, soprattutto a proposito dei nuovi smartphone Nokia, dell’NFC (Near Field Communications), una nuova tecnologia che molto probabilmente diventerà di uso comune a partire dal prossimo anno.
Come spesso capita, però, la conoscenza del grande pubblico si limita solo alle modalità di utilizzo, ignorandone la storia e la sua evoluzione. A colmare queste lacune ci pensa l’NSeries Blog, con un articolo in cui viene illustrata la nascita, l’evoluzione e il funzionamento di questa tecnologia.
Apprendiamo allora che, come molte altre applicazioni e tecnologie di uso comune (internet e la navigazione satellitare, ad esempio), anche l’NFC nasce per scopi militari. Nel 1945, infatti, ad opera del russo Leon Theremin, viene realizzato “The Thing”, il primo trasmettitore a radiofrequenza (RFID), utilizzato dagli agenti segreti dell’allora URSS per spiare l’ambasciatore americano a Mosca. Probabilmente questa tecnologia di trasmissione a radiofrequenza è stata utilizzata anche negli anni successivi per gli stessi scopi o per altri, ma è nel 2004 che Nokia, Philips e Sony istituiscono il Forum Near Field Communications con lo scopo di promuoverne lo sviluppo per un uso commerciale.
La forte capacità di innovazione e sperimentazione che ha sempre contraddistinto Nokia, permise il lancio, già nell’anno successivo, di un cellulare con funzione NFC integrata, il Nokia 3220 NFC, con cover posteriore modificata. Nel 2007, invece, venne presentato il Nokia 6131 NFC, con form factor a conchiglia. Vedi immagini qui sotto.
- Nokia 3220 NFC
- Nokia 6131 NFC
E’ storia di questi giorni, invece, la presentazione al Nokia Connection del Nokia N9 e di accessori che utilizzano NFC.
Grazie a questa tecnologia sarà possibile recuperare informazioni da manifesti, depliant o biglietti da visita tramite i TAG NFC integrati: sarà sufficiente sfiorarli con il cellulare (o un dispositivo compatibile) per avere accesso a informazioni, promozioni e ogni altro contenuto immaginabile. L’NFC permette inoltre lo scambio di dati tra dispositivi diversissimi tra loro, come ad esempio uno smartphone e una TV. Ma non finisce qui, è anche possibile effettuare micropagamenti, per esempio per acquistare i biglietti della metropolitana londinese (attualmente vengono venduti oltre 5 milioni di biglietti all’anno con questo sistema) oppure, tra qualche tempo, anche in quella milanese (al momento è in fase sperimentale).
Le applicazioni pratiche per questa tecnologia, tuttavia, sono infinite. Se interessati a saperne di più visitate questa pagina o guardate i video in basso, con alcuni esempi di utilizzo di dispositivi NFC.
http://www.youtube.com/watch?v=Efg8x4oHRRA
Nokia ha sempre sbagliato una cosa: il non pubblicizzare cosa hanno portato le loro “ricerche”.
Ciao!
! 🙂 !
Concordo in pieno. C’è gente che pensa che il primo telefono NFC sia arrivato nel 2010 con la Samsung.
Nokia spesso è arrivata prima (con questo addirittura di vari anni) ma non ha saputo sfruttare a dovere ciò che aveva o pubblicizzarlo al meglio, specie negli ultimi tempi, quando gli avrebbe fatto più comodo.
Spero che presto tireranno fuori qualche altra magia dai loro laboratori e ne faranno un punto di forza per l’azienda!
Semplicemente era il mondo, o meglio eravamo NOI a non essere ancora pronti a quel genere di “comunicazione” e scambio di dati….All’epoca erano pochissime le persone che avevano un smartphone, la diffusione capillare degli smartphone si è avuta negli ultimi due anni, anno e mezzo!!!!
Dal mio punto di vista all’epoca i tempi non erano troppo maturi….Oggi, oggi forse si…. ed è arrivata l’ora che Nokia diventi un pò più aggressiva…..